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| Guardiola resta al Barça. Un anno di contratto
Il tecnico e il presidente del Barcellona Laporta annunciano il raggiungimento dell'accordo: "So che prima o poi lascerò il Barcellona e so che in nessun posto starò meglio che qui, ma preferivo annunciare il rinnovo a fine stagione. Credo che i tecnici debbano legarsi per periodi brevi e guadagnarsi la conferma sul campo"
BARCELLONA, 20 gennaio 2010 - Fine del tormentone: Pep Guardiola sarà l'allenatore del Barcellona anche nella prossima stagione. Lo hanno annunciato lo stesso tecnico, con il presidente Laporta e il direttore sportivo Txiki Beguiristain in una conferenza stampa convocata all'ultimo momento per il primo pomeriggio. Guardiola si legherà per un altro anno di contratto, anche se il rinnovo potrà essere firmato solo a partire dal 1° luglio, per motivi elettorali (in estate sono previste le elezioni presidenziali del Barça), e con il nuovo presidente. Più incerto il futuro del d.s. Beguiristain, legato a Laporta, che non può più correre per la presidenza (già due incarichi di fila).
SOLO UN ANNO - "So che iun giorno me ne andrò dal Barça e che in nessun posto al mondo starò meglio di qui, ma volevo valutare se avevo le forze adatte per continuare in questo ruolo. Avrei preferito decidere sul rinnovo del contratto a fine stagione, ma non si poteva continuare a parlare di questa situazione in ogni momento". Il tecnico che ha vinto tutto alla sua stagione di debutto non si è voluto legare per più anni, nonostante le pressioni del club: "Non credo che un tecnico possa rimanere per sempre in un club per diritti acquisiti, ma che debba guadagnarsi i rinnovi in base al lavoro e ai risultati. Per questo considero che siano necessari contratti corti". L'accordo quindi è verbale (Laporta: "Pep ha la parola del club, il club ha la sua parola"), anche se l'ultima parola spetterà al prossimo presidente: "In quattro mesi possono succedere tante cose. Se il nuovo presidente non mi vorrà, non ci sarà alcun indennizzo. Mi devono pagare per lavorare, non per non lavorare".
Fonte: La Gazzetta dello Sport
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